Water Makes Money

Un film di Leslie Franke e Herdolor Lorenz
Una co-produzione della Kernfilm con La Mare aux Canards e Achille du Genestoux, in collaborazione con AQUATTAC e ZDF/ARTE, sponsorizzato da Hamburg-Schleswig-Holstein Filmförderung e pre-finanziata da numerosi donatori

10-15 anni fa è iniziata un'ondata di privatizzazioni dell'approvvigionamento idrico che si è poi propagata in tutto il mondo. Nel frattempo, le conseguenze che ne derivano, come i rubinetti a secco di Londra, e le baraccopoli, private dell'accesso all'acqua potabile  - sono sufficientemente note. L'unica cosa che conta è il capitale che "crea" l'infrastruttura attraverso i prestiti. Tuttavia, in questi tempi in cui le finanze pubbliche sono limitate, la competenza in materia di bilancio è importante almeno quanto la padronanza tecnica della gestione dell'acqua. Molte comunità, tuttavia, rischiano di essere truffate da gruppi aziendali superiori. Il film "Water Makes Money" è un documentario sulle più grandi aziende idriche e sulla resistenza contro di esse. Mostra come funzionano le "macchine per stampare denaro" delle aziende, soprattutto in Francia e in città tedesche come Berlino o Braunschweig. Tuttavia, "L'acqua fa soldi" incoraggia e mostra anche le lezioni che i comuni interessati hanno imparato dal dominio di Veolia & Co: L'acqua in mani pubbliche è necessaria e possibile!

Il documentario che ha già fatto discutere di sé in tutta Europa esce in Italia a supporto della campagna referendaria

Il 29 e 30 aprile sarà proiettata in anteprima la versione italiana del documentario Water Makes Money di Leslie Franke e Herdolor Lorenz (Germania 2010, 82 minuti, versione italiana a cura di Attac Italia) sul perverso meccanismo di guadagno delle multinazionali dell’acqua. Il film ha già fatto discutere di sé dopo la proiezione in prima visione in più di 150 città europee il 23 settembre scorso (vedi il link http://tinyurl.com/68mozaz ) e la denuncia da parte della Veolia per diffamazione. Ma i registi, che avevano già affrontato il tema della privatizzazione dell’acqua nel 2005 con "H2O up for sale" e subìto una clamorosa censura televisiva a causa delle pressioni della Veolia, non si sono arresi colpendo ancora più duro con un secondo documentario.

Con il referendum ha vinto la democrazia, ha perso la dittatura del mercato ed i suoi padrini politici.

Attac Italia, che fin dall’inizio è stata nei comitati territoriali e nel movimento per l’acqua pubblica, saluta questa vittoria del popolo italiano come il primo passo concreto per una nuovo modello sociale basato su una nuova idea di democrazia, sulla ripubblicizzazione dell’acqua, sulla difesa dei beni comuni, contro le politiche neoliberiste, contro il vecchio modo di fare politica.
Con il voto popolare sull’acqua e sul nucleare la maggioranza dei cittadini e cittadine ha detto che le nostre vite non possono e non devono essere assoggettate al mercato, che le nostre vite valgono più dei loro profitti. E da questo che dato bisogna ripartire.

Attac italia ringrazia tutti e tutte coloro che hanno cotribuito a questo magnifico e dirompente risultato, ottenuto dal basso da un movimento capillare e trasversale, autonomo e radicale.

Ci vediamo a Genova a fine luglio per il decennale delle manifestazioni contro il G8 di Genova nel 2001. Ci vediamo a Genova, lì dove siamo nati noi di Attac e dove questo movimento ha le radici più lontane. Se ieri dicevamo che un altro mondo è possibile, oggi grazie a questa straordinaria vittoria aggiungiamo che è anche un po’ più vicino.

Il 12 e 13 giugno non c’è stato alcun “segnale” inviato alla politica. Il popolo sovrano si è espresso ed ha deciso.
Di Severo Lutrario